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Il Blog di UlisseNano

Benvenuti a casa di UlisseNano. Sono un blogger non legato a nessuna area o bandiera. Sono indipendente nel pensiero e nelle azioni. Ho la fastidiosa abitudine di cogliere il meglio a prescindere della provenienza ma critico senza paura di essere criticato.  Scrivo di politica, ed economia anche se spesso mi diletto con altri temi. Mi diverto a twittare durante i programmi della sera.

Questo è un luogo dove ognuno può condividere e commentare le miei riflessioni. Grazie a tutti.

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Nel giorno della festa della Repubblica leggo questo passo:



Accanto alle modalità di elezione del presidente della Repubblica, a tenere banco è anche l'economia, con Alfano che individua le priorità nell'azione del governo: zero tasse agli imprenditori che assumono disoccupati; via l'Imu e non aumento dell'Iva; semplificazioni per chi vuole investire. Se tutto ciò verrà fatto, spiega, l'economia potrà ripartire anche da quest'anno. Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/7X4cN



Ne sono francamente sbalordito. Devo ammettere che l'idea di non tassare le assunzioni di disoccupati è una scelta intelligente e senza rischio. Può, in qualche maniera, incentivare gli imprenditori e dall'altra parte non erode l'erario in quanto l'alternativa sarebbe stata comunque di non incassare nulla. 



Quello che però mi è incomprensibile è come si stimola la domanda e si incentiva l'impresa. Proseguo nella lettura del Il Sole 24 ore:



«Noi - chiarisce il segretario politico del Pdl - dobbiamo dare lavoro ai giovani e abbiamo una ricetta che può immediatamente offrire la possibilità che questo lavoro si crei, e cioè - continua il vicepremier - zero tasse per gli imprenditori che assumono giovani disoccupati. Chi assumerà questi ragazzi, insomma, non dovrà pagare quelle tasse che fin qui hanno rappresentato un disincentivo all'assunzione». C'è un secondo filone, altrettanto strategico se si vuole agganciare la crescita: «Attraverso le politiche fiscali di detassazione - afferma ancora Alfano - come nel caso dell'eliminazione dell'Imu, o di non appesantimento fiscale, come il non aumento dell'Iva, si può ambire ad una ripresa dei consumi che è capace a sua volta di generare nuova intrapresa». Infine, «terzo ambito su cui puntiamo molto - continua il ministro dell'Interno - è quello delle semplificazioni. Chi ha degli euro in tasca e vuole investire deve poterlo fare immediatamente senza incorrere nei lacci e nei lacciuoli della burocrazia». «La nostra previsione - conclude Alfano - è positiva: se queste azioni funzioneranno noi potremo avere una bela speranza per la seconda metà del 2013».



Ma l'IMU non l'abbiamo pagata. Questo è stato un bene per alcuni, benissimo per altri ï»¿e indifferenti per molti altri ancora. Ma come può incentivare una cosa che non c'era e non ci sarà?



Per l'IVA questo ragionamento è assolutamente identico: le famiglie sono in crisi, il loro carrello diminuisce, arrivare a fine mese è diventata una impresa epica. Quindi, se non aumento l'imposta sui beni, compreranno di più. Ma che senso ha questo discorso? Forse si può affermare che aumentare l'IVA sarebbe un passaggio che i cittadini non comprenderebbero e leggerebbero come ulteriore aggravio sulle loro disperate finanze. Ma affermare che è questa azione può comportare una ripresa è quasi... balzana.



Ed infine gli sgravi. L'ho detto prima. Ottimo. Bene. Però prendiamo il toro per le corna e non per la coda. I problemi delle imprese in questo momento sono l'accesso al credito, la competitività e la capacità di riorganizzarsi su domande in cui il sistema Italia possa fare la differenza anche con colossi ExtraEU. Una azienda che non avrà risposte in tal senso, non potrà certo fare investimenti. Almeno in Italia. E se non farà investimenti non assumerà.



Insomma, si può anche raccontare che uno più uno è uguale a tre. Forse c'è chi ci crederà. Poi, alla fine, in conto verrà servito... e il numero sarà quello giusto. E poco piacevole da scoprire.



Sono certo che dopo il finanziamento pubblico ai partiti adesso partirà la discussione sugli sgravi ai disoccupati. Anzi, si affiancherà a quella sul presidenzialismo.  Così in attesa della ripresa paventata per il secondo semestre, tra talk show e gazzette sotto l'ombrellone, credo che avremo una lunga estate lontana da quelle priorità vere che tutti i giorni ci raccontiamo.  

Uno più uno uguale tre

L'esposizione delle ragioni politiche è capace di sovvertire anche la logica dei numeri. Poi i conti non tornano.

Lunedi 03 Giugno 2013

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