REPUBBLICA ITALIANA
dal Risorgimento ai twitt, dalle biografie dei politici di oggi alla Costituzione.
Alla scoperta della Repubblica Italiana e delle sue Istituzioni. In una chiave molto moderna.
Anna Finocchiaro
Direzione nazionale Pd - Intervento di Anna Finocchiaro
Roma - Assemblea nazionale Pd - Intervento di Anna Finocchiaro
Anna Finocchiaro: "Gasparri, studia!"
L'incontro con la senatrice Anna Finocchiaro a San Salvo
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Anna Finocchiaro (Modica, 31 marzo 1955) è una politica e magistrato italiana. È stata Ministro della Repubblica per le Pari Opportunità durante il Governo Prodi I e dal 2008 al 19 marzo 2013 è stata capogruppo al Senato del Partito Democratico
Biografia
Laureata in giurisprudenza, nel 1981 diventa funzionario della Banca d'Italia nella filiale di Savona. Pretore a Leonforte dal 1982 al 1985, fu sostituto procuratore nel tribunale di Catania fino al 1987, anno in cui venne eletta deputato nelle file del Partito Comunista Italiano. Dal 1988 al 1995 fu inoltre consigliere comunale a Catania, dapprima con il PCI e poi con il Partito Democratico della Sinistra.
Ministro per le Pari Opportunità durante il governo Prodi I, nel 2001 confermò il suo seggio alla Camera dei deputati candidandosi con i Democratici di Sinistra. In vista delle elezioni politiche del 2006 sbarca al Senato ed ottiene un nuovo mandato parlamentare risultando eletta nella circoscrizione Sicilia per la lista de L'Ulivo.
Come ministro per le Pari Opportunità propone nel 1997 un provvedimento intitolato “Misure alternative alla detenzione a tutela del rapporto tra detenute e figli minori” 40/2001 (poi modificato il 3 aprile 2007). Esso si propone l'obiettivo di evitare alle donne incinte e alle madri con figli minori di 10 anni la pena detentiva all’interno delle prigioni, e a consentire loro di scontare presso il proprio domicilio o, nel caso ne fossero sprovviste, in case-famiglia la loro condanna. Le condizioni per accedere a queste alternative sono quelle di aver scontato un terzo della pena oppure i 15 anni nei casi di ergastolo, o ancora quella di dover scontare un residuo pena di quattro anni o meno. Il giudice inoltre può, ove ragionevoli motivi a tutela dello sviluppo psicofisico del minore lo rendano raccomandabile, estendere l’applicazione della norma anche alla madre di prole con età superiore ai dieci anni.
Nel 2006 (XV Legislatura) è nominata capogruppo a Palazzo Madama del gruppo parlamentare de L'Ulivo. È stata membro della segreteria nazionale dei DS, di cui è anche stata responsabile del settore giustizia. Nel 2007 è stata uno dei 45 membri del Comitato nazionale per il Partito Democratico; il 7 novembre, a seguito della costituzione del gruppo parlamentare del PD, ha ricevuto l'incarico di capogruppo al Senato della Repubblica.
E' candidata per la carica di presidente nelle elezioni regionali in Sicilia del 2008. Oltre al PD, sostengono la coalizione Sinistra Arcobaleno e Italia dei Valori. Il 14 aprile ottiene il 30,38% dei voti ed è sconfitta da Raffaele Lombardo, che ottiene oltre il 65% dei voti.
Il 29 aprile 2008 è riconfermata capogruppo al Senato del PD per la XVI Legislatura.
Nel dicembre 2012 si candida alle primarie per i candidati al Parlamento del PD nella provincia di Taranto, ottenendo con 5.151 preferenze il primo posto tra i candidati. La direzione nazionale del PD candida la Senatrice Finocchiaro al Senato della Repubblica Italiana come capolista della lista PD nella regione Puglia. Anna Finocchiaro è eletta senatrice, ma, a sorpresa, in Puglia il Centrosinistra (con il 28,4% dei voti) è sopravanzato dal Centrodestra (34.4%) e non ottiene il premio di maggioranza al Senato per la regione.
A marzo, in seguito alle Elezioni, insieme a molti altri colleghi del Parlamento, aderisce al progetto "Riparte il futuro" firmando la petizione che ha lo scopo di revisionare la legge anti-corruzione modificando la norma sullo scambio elettorale politico-mafioso (416 ter) entro i primi cento giorni di attività parlamentare.
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