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Oscar Giannino

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​Oscar Fulvio Giannino (Torino1º settembre 1961) è un giornalista e politico italiano.

 

Biografia 

Come giornalista si è occupato principalmente di politica ed economia. Candidato premier (formalmente Capo della forza politica) alle elezioni politiche italiane del 2013 per Fare per Fermare il Declino (FID), lista elettorale che esprime le idee del movimento d'opinione Fermare il Declino da lui fondato assieme ad economisti ed intellettuali nell'estate del 2012, si è dimesso dalla presidenza del movimento il 20 febbraio 2013. Rimane "candidato premier" a causa dell'impossibilità, data la legge elettorale, di ritirare la propria candidatura.

 

Attività politica 

Oscar Giannino inizia l'attività politica nel Partito Repubblicano Italiano (PRI), nel quale diventa segretario nazionale della Federazione Giovanile Repubblicana (1984-1987) e, in seguito, membro della direzione nazionale (1987-1994) e portavoce del partito durante la segreteria di Giorgio La Malfa.

Inizia la carriera giornalistica presso il quotidiano del partito, La Voce Repubblicana nel 1988, diventando successivamente capo ufficio stampa del PRI. Abbandona il partito nel 1995 per aderire ad Alleanza Democratica. Nel 2006 firma il manifesto del movimento Riformatori Liberali. Dopo aver ripreso nel 2007 la tessera del PRI, diviene membro del Consiglio nazionale del partito e, dal 2011, anche della Direzione nazionale.

Nel 2011 Ã¨ presidente di uno dei comitati per il no ai due referendum sui servizi pubblici e sulla tariffa del servizio idrico del 12 e 13 giugno 2011. Il 13 luglio 2012, durante la sua trasmissione Nove in Punto, su Radio 24, ha lasciato intendere un suo impegno in politica in occasione delleelezioni politiche del 2013, all'interno di una formazione di ispirazione liberale.

Nel luglio 2012 ha promosso, assieme a Michele Boldrin e a circa 240 altri firmatari, cittadini italiani, accademici, manager, professionisti, imprenditori, esponenti della società civile e di associazioni culturali ed economiche, il movimento non ancora politico "Fermare il Declino"  attraverso un manifesto a pagamento uscito su più quotidiani italiani quali il Fatto Quotidianoil FoglioIl Sole 24 OREIl MessaggeroIl MattinoIl Gazzettino, volto a raccogliere consensi di associazioni, movimenti e cittadini su dieci punti programmatici comuni ispirati al rinnovamento della classe politica e al risanamento economico attraverso la riduzione simultanea di tasse e spesa pubblica.

Il 19 dicembre 2012 Giannino annuncia su YouTube attraverso un video messaggio che il movimento "Fermare il Declino" diventa un partito politico denominato "Fare". Nel video appare anche il simbolo del nuovo partito che si presenterà alle regionali e alle politiche del 2013: un cerchio rosso all'interno del quale campeggia una freccia bianca che porta alla scritta "Fare"; sotto, scritto con caratteri più piccoli, la dizione "per Fermare il Declino". Il 2 gennaio 2013 annuncia la candidatura a Presidente del Consiglio dei Ministri a capo della lista Fare per Fermare il Declino.

Il 18 febbraio 2013, a pochi giorni dalle elezioni, l'economista Luigi Zingales, fondatore con Giannino di Fare, lascia il partito affermando che il giornalista avrebbe mentito sulle proprie credenziali accademiche. In particolare su un master che, secondo alcuni curricula e secondo sue dirette affermazioni il giornalista avrebbe ottenuto alla Booth School of Business di Chicago (presso la quale insegna lo stesso Zingales), ma che non risulta effettivamente mai conseguito. In seguito alla polemica che ne è scaturita Giannino ha ammesso di non detenere né il master né le due lauree, spiegando la vicenda come un equivoco. Il 20 febbraio 2013 annuncia le sue dimissioni da presidente di Fare a favore di Silvia Enrico, ma rimane il "candidato premier" (formalmente Capo della forza politica) a causa dell'impossibilità, data la legge elettorale, di ritirare la propria candidatura.


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Attività giornalistica 

 

Iscritto all'ordine dei giornalisti dal 15 aprile 1992, lavora al mensile Liberal (organo dell'omonima fondazione creata da Ferdinando Adornato), e tre anni più tardi è vicedirettore della testata, che nel frattempo è diventata settimanale. Dal 1999 al 2004 Ã¨ responsabile della pagina economica del Foglio. Lascia il quotidiano e si trasferisce a Il Riformista come vice del direttore Antonio Polito. Nel 2005 diventa vicedirettore di Finanza & Mercati e conduce il programma televisivo di approfondimento Batti e ribatti su RaiUno. Comincia anche una collaborazione con il quotidianoLibero, diretto da Vittorio Feltri, e il 3 maggio 2007 diventa direttore del suo allegato economico-finanziario LiberoMercato, che lascia nel febbraio 2009, soggetto a licenziamento disciplinare a causa di divergenze con l'editore.

Nell'aprile 2009 apre il blog Chicago-blog.it in collaborazione con l'Istituto Bruno Leoni, nel quale insieme ad altri collaboratori e giornalisti esamina le principali questioni politico-economiche dell'attualità; inoltre da fine giugno 2009 conduce una trasmissione su Radio 24 (emittente radiofonica de Il Sole 24 Ore) dal titolo Nove in punto, la versione di Oscar. A seguito della sua attività politica a fine 2012, per motivi di opportunità e par condicio, la direzione di Radio24 affida la trasmissione "Nove in punto" a Simone Spetia, pur ribadendo che le porte rimangono aperte per Oscar Giannino qualora decidesse di tornare alla fine del periodo di campagna elettorale.

Il giorno successivo il devastante terremoto di Sendai del 2011, Oscar Giannino scrive su Il Messaggero un editoriale dal titolo "Test superato: nucleare sicuro, è la prova del nove": dedicato alla presunta tenuta complessiva degli impianti nucleari giapponesi e sostenendo una posizione ottimistica rispetto alle iniziali difficoltà che in seguito avrebbero portato ai problemi nella centrale di Fukushima, l'articolo è stato oggetto di polemiche sulla stampa, in particolare dal geologo Mario Tozzi[17] e dal giornalista Marco Travaglio. Giannino ha successivamente continuato a sostenere pubblicamente le sue tesi, argomentando anche nella sua trasmissione su Radio 24, che se il maremoto ha mietuto circa 30 mila vittime, il conseguente incidente nucleare, non ha per ora causato morti. 

È membro del comitato scientifico della Fondazione Italia USA, Senior Fellow dell'Istituto Bruno Leoni, editorialista per PanoramaIl MessaggeroIl MattinoIl GazzettinoRivista Italiana Difesa, e co-direttore del mensile Capo Horn.

 

Vita privata 

Nel 2003 è stato colpito da un tumore alla spina dorsale ed in seguito a questa esperienza ha maturato la decisione di dedicarsi come volontario all'assistenza di malati terminali di cancro.

Nell'ottobre 2011 si è sposato a Roma con rito civile; la cerimonia è stata officiata dall'allora ministro per le politiche giovanili Giorgia Meloni. In un'intervista pubblicata sul quotidiano Il Foglio del 12 novembre 2009, ha asserito di aver partecipato allo Zecchino d'Oro, da bambino, con uno pseudonimo. Questa circostanza è stata smentita da Cino Tortorella, il quale ha affermato che non era possibile partecipare con un falso nome.

 

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